Che
appartenga alla storia, e quindi alla realtà, oppure alla leggenda o
tradizione popolare che dir si voglia, è pur certo che San Gottardo
rappresenta per Trigoso il faro, il riferimento, e ne fa fede (fede
in tutti i sensi) lo splendore al quale è stata restituita la
cappella a lui dedicata nella chiesa parrocchiale da un certosino
lavoro di restauro e pulitura.
Ora San Gottardo e Trigoso appartengono a buon diritto alla
letteratura e al teatro, perché dopo la presentazione del Ciottolo
n. 30 LA PORTA APERTA, contenente l'atto unico di Mario Dentone e
altri racconti e testi sempre sul santo pellegrino scritti dagli
"allievi" del corso di scrittura coordinato proprio da Mario, ecco
venerdì sera l'esordio de LA PORTA APERTA, l'atto unico che il
nostro scrittore rivano ha voluto dedicare al borgo. Una pièce
teatrale messa in scena da splendidi attori del Gruppo artistico
teatrale di Moneglia, con la regia di Maria Grazia Rebuzzi, in una
serata di fine aprile miracolosamente (è proprio il caso di
scriverlo) tiepida, stellata, con il sagrato ancora una volta teatro
a cielo aperto, affollato come sempre da "trigosani", "rivani", ma
anche monegliesi e sestresi, col sindaco di Moneglia Claudio Magro e
l'assessore Rollandi in prima fila.
Un vero successo, ma soprattutto un messaggio, dal testo di Dentone,
verso la semplicità che trionfa sempre, fra la gente pulita dentro,
la gente della fatica e della fede, e quindi della fiducia nel
guardare avanti, verso il santo e verso l'uomo che proprio
Gottardo ha rappresentato nei secoli e continua a rappresentare."