GIACOMO
BORASINO:
Dal Saggio
introduttivo: Giacomo Borasino… si direbbe
avesse in mente un processo di separazione, come si
fosse posto il problema di comunicare una precisa
verità, possibile soltanto se un occhio esperto
sapeva coglierla, che affermasse, accanto
all’irresistibile ascesa della meccanizzazione e
della velocità, l’esistenza di un mondo che
rifiutava di scomparire. In altre parole sembra
volerci comunicare: il reale sta nelle mie
istantanee, nei pescatori e nei bambini sporchi a
piedi scalzi, nelle lavandaie, nelle vie strette e
polverose, nelle botteghe disadorne, nei paesaggi
che mutano lentamente (e qui, con sapiente
lungimiranza, ci offre il prima e il dopo), nelle
reti stese ad asciugare, nelle campagne coltivate,
nei pastori e nelle pecore, nelle fabbriche che si
formano e trasformano, così che molti pescatori e
contadini diventeranno operai e il terreno sarà
asservito alle nuove esigenze; negli alberghi che
sorgono, nei giardini costruiti sottraendo spazio
alle proprietà nobiliari.
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