Probabili solfuri di nikel e cobalto
MILLERITE (BIANCA)
SOLFURO DI NIKEL E COBALTO
CRISTALLIZZA NEL SISTEMA ROMBOEDRICO
COLORE: BIANCO ARGENTEO
LUCENTEZZA: METALLICA
|
Bellissimo gruppo di
XX aghiformi di colore bianco argenteo
(Probabilesolfuri di nikel e cobalto), Castiglione Chiavarese |
Nel mese di marzo dell'anno 2003 ebbi
occasione di rivedere un modestissimo affioramento dove nel 1990
avevo osservato la millerite.
Si tratta di un litotipo di colore scuro ed assai duro, che affiora
in un contesto di argilloscisti, caratterizzato da un cemento di
calcite inglobante dei fini grani di probabili rocce ofiolitiche,
frammisti ad ossidi di ferro, quali magnetite e probabilmente anche
ematite. E talmente omogeneo in tutte le direzioni che non si riesce
ad estrarre dei pezzi di medie dimensioni, perciò con gli attrezzi
tradizionali è possibile soltanto trarne delle piccole scaglie
taglienti come dei coltelli; un litotipo simile non ebbi mai modo di
incontrare durante le ricerche sul nikel, per questo motivo non
ritenevo fosse mineralizzato.
Tra i minerali ben cristallizzati il
più diffuso è la millerite, che è la più bella finora osservata in
Val Petronio, la jamborite è invece assai rara, la pirite è
relativamente presente in cubetti.
Ove la roccia tende ad assumere un colore più verde, comunque sempre
molto scuro, vi è una maggiore presenza di fini grani di rocce
ofiolitiche a danno degli ossidi di ferro (si tratta di una piccola
porzione del masso di circa 20 x 20 centimetri di superficie), sono
stati osservati dei curiosi esemplari mediamente di un millimetro
che consistono in sciami di cristalli aghiformi, simili alla
millerite, che partono da una masserella; sono di un vivo colore
bianco argenteo con lucentezza metallica, per il cui motivo ritengo
che non si tratti di millerite, a meno che non vi sia una
significativa presenza del cobalto. |