BARGONASCO

        La Cappella di S. Antonio Abate al Bargonasco la cui proprietà, già rivendicata da Casarza, fu riconfermata, con sentenza civile del 23 Aprile 1640, a Bargone. In precedenza quel sacro edificio, sorgeva più in alto, ma nel 1740, fu ricostruito immediatamente sulla sinistra dell'attuale Provinciale per Bargone.
        Il 18 Marzo 1976 detto fabbricato è stato demolito per far luogo, in seguito all'accresciuto numero di abitanti del Bargonasco, all'erezione di una nuova più capiente Chiesa.

La nuova chiesa

        Questa attesa, più volte proposta in passato, di volta in volta, venne accantonata.
        A seguito però della concentrazione, sul medesimo sacerdote, della cura d'anime delle due parrocchie di Bargone e Massasco, ogni remora, che puntualmente insorgeva ad ostacolare la realizzazione di detta opera, è venuta virtualmente a cessare.
        Nel 1883 — come ci informa il Manoscritto del Rocca — era Rettore di questa frazione « Gian Cario Raffaelli da Pontremoli dottissimo in scienze fisiche e naturali, fondatore in Bargone d'uno dei migliori Osservatori Meteorologici di Liguria, membro dell'Associazione Metereologica Italiana ». (1)
           
La strada che collega, in località Bargonasco, la frazione con la statale 523, fu costruita dal Capitano Lorenzo Gardella che aprì a Bargone due miniere di proprietà della « Società Ligure Ramifera »:
— quella della Gallinaria che forniva una ganga di calcopirite di natura piuttosto schistosa;
— e l'altra di S. Barbara che trovasi « in piena eufodite (granitene) e consiste in una vena di quarzo d'una potenza da 80 a 100 centimetri in maggioranza calcopirite, fra cui vi è disseminata della robescite calcosina ».

(1) GIACOMO ROCCA, Chiese, Monasteri etc., Op. cit. (MS), Fase. I.

da: Il Tigullio e l'Alpe Adra, di D.Roscelli,  Editrice Liguria,1976, pag. 207-219