CASARZA LIGURE

        Casarza Ligure in antico si chiamava Candiasco. Allora sorgeva sul colle, ora invece si è sviluppata al piano. Il nome stesso di Casarza, col quale ora si designa tutta la parrocchia, non era in origine che il nome di una delle sette ville che nel 1583 formavano la parrocchia di S. Giovanni di Candiasco : 1) Casarza, 2) S. Michele, 3) Barletti, 4) Camezana, 5) Costa, 6) San Lazzaro, 7) Noano.
        I ruderi di una chiesetta dedicata a S. Colombano, esistenti nella frazione Noano e la chiesetta romanica di S. Giovanni testimoniano di  una vita religiosa antica e molto fiorente.
        Prima del 1143 le decime della Pieve di Sestri erano divise in quattro parti, tra le quali erano quelle in Candeasco. Il 3 giugno 1224 Sopergino de Candeasco toglie a fitto alcune terre in Candiasco, confinanti con le terre delta chiesa di S. Giovanni Battista di Candiasco (2).

Chiesa di San Giovanni in Candiasco

Candeasco era anche un nome proprio di persona, infatti troviamo che il 2 settembre 1226 un certo Candeasco di Candeasco di Sestri Levante ricevette quindici lire quale prezzo di cento mezzarole di mosto (3).
Il 26 agosto 1268 maestro Giovanni, figlio di Ugone de Camezana dei conti di Lavagna, canonico prevosto della Metropolitana di Genova, alla presenza di Odino da Pontremoli, fa testamento e stabilisce una somma per la riedificazione della chiesa di S. Giovanni Battista di Candiasco, già cadente per la sua antichità. I Camezana furono un ramo dei Fieschi che, stabilendosi in località Camezana in quel di Casarza sopra Sestri Levante, assunsero il nome di essa. Alcuni ottennero benefici ecclesiastici da Innocenze IV, loro parente e da Alessandro IV (3).
Abbiamo notizia di alcuni rettori della parrocchia di S. Giovanni Battista: Guglielmo rettore dal 27 luglio 1268 al 21 agosto 1278, Tommaso dal 20 agosto 1299 al 1311, Simone nel 1313, 22 dicembre. In vari documenti del 1647, del 1657 e del 1677 il parroco viene chiamato rettore di S. Giovanni di Candiasco e di S. Michele di Casarza in perpetuo unite.
Altre volte si aggiunge «e delle chiese adiacenti », perché in tutte le ville della parrocchia vi era una cappella. Nel 1739 nella villa di S. Lazzaro esisteva ancora la cappella omonima e vi si faceva qualche funzione strettamente parrocchiale, data la distanza dalla parrocchia (4).
L' Ecclesia sancii Johannis de Candeasco è elencata nel «Catalogo delle chiese e dei monasteri della diocesi di Genova» del 1387 ed è tassata per 2 soldi (= lire italiane 5,28).

Chiesa parrocchiale di  S. Michele.

        L'Ecclesia sancti Michaelis de Candeasco è ricordata nel diploma di Carlo Magno del 772 sui confini dell'Alpe Adra e donata da questo sovrano all'abate Guinibaldo di Bobbio.
        Casa arsa nel 1038 era tra le ville poste in valle sigestrina. Il 3 giugno 1224 Sopergino di Candiasco prende in affitto alcune terre in iara di S. Michele di Candiasco. L'11 maggio 1225 Vegio de Ferrario compra una terra in calmo sopra Casarza, confinante con la chiesa di S. Michele.
         A detta chiesa il 4 agosto 1225 lasciò soldi 10 di genovini un certo Gandolfo Cechino.
        Nel'1311 il ministro della Chiesa di S. Michele di Candiasco è presente al Sinodo celebrato dall'arcivescovo di Genova Forchetto Spinola nell'Ottava di Pentecoste.
        Il benefìcio, sotto il nome di Ecclesia sancti Michaelis de Candiasco, è ricordato nel «Catalogo delle chiese e dei monasteri della diocesi di Genova » del 1387 ed è tassato per un soldo (== lire italiane 2,64) (2).
        L'attuale chiesa parrocchiale, pure dedicata a S. Michele arcangelo, fu costruita tra il 1680 ed il 1690 ; fu consacrata nel 1758 da mons. Domenico Tatis, vescovo di Brugnato, che ne fissò la celebrazione della dedicazione al 16 luglio; fu riparata ed abbellita a varie riprese.
        Nel territorio della parrocchia vi è l'oratorio pubblico di san Rocco, posto in collina.
      

(1) Atti della Società Ligure di Storia Patria, vol. II, pag. 381 ; voi. XXXIV contenente gli Annali storici di Sestri Ponente, pag. 313; voi. XXXIX, pag. 757-758; archivio vescovile di Brugnato.
(2) Atti della Società Ligure di Storia Patria, vol. XXXI, parte 1, pag. 160 e 161.
(3) FERRETTO, Liber Magistri Salmonis in Atti della Soc. Lig. di Storia Patria, vol. XXXVI, pag. 498
(4) FERDINANDO PODESTA' in Foglie Sparse, 1906, numeri 8,9,10 e 11