MASSO

        « E' Masso un piccolo paesello che conterrà a dir molto un duecento abitanti (il riferimento è relativo all'anno 1869) situato sulla sinistra sponda del torrente Petronia, il quale solcando la non dispregevole Valle che s'adima tra le montagne di Varisello, Pù, Bargone e Bastia e le alture di Moneglia e del Bracco, va a scaricarsi in mare a Riva vicino di Trigoso in mezzo alle due punte di Manara e di Moneglia ricca terra della riviera a levante di Genova ». (1)
Tale frazione resta la più isolata del Comune di Castiglione Chiavarese e nonostante sorga assai vicino al mare, trovandosi al centro di una conca di colline, rivela spiccate caratteristiche di località appenninica.
        Chiusa verso il mare dai tornanti del Bracco, Masso, dall'alto del suo colle, domina l'arco preappenninico che s'estende da Monte Pù, al Monte S. Nicolao.
        La Frazione non è direttamente collegata col capoluogo comunale cui si accede attraverso un tratto di strada posta entro il territorio dell'attiguo Comune di Casarza Ligure.
« Masso — scrive il Ferretto — era del pago ad Monilia ed ha, come da documento del sec. XIII, la costa de Cepo o Cippo, simile al miglio romano ». Dal che si deduce che la strada romana, proveniente da Pietra Colice, un cui tratto si diramava nel diverticolo « ad Monilia », passava per Masso, discendendo poi — attraverso Casarza — alla Segesta.
        E' noto infatti che le strade romane, chiamate poi vie pubbliche, avevano, oltre l'arteria principale, anche delle diramazioni collaterali (dette pure vie romane), per allacciare ad esse i vici e i pagi posti al di fuori del loro immediato percorso.
        I Remondini riferiscono che Masso, nel 1869, per le relazioni ecclesiastiche dipendeva da Castiglione, mentre per « le temporali poi e civili, dal Mandamento di Sestri Levante, Provincia di Chiavari ».(2) 

(1) M. e A. REMONDINI, Notizie storiche intorno al Santuario di N.S. di Loreto in Masso, Genova, 1869, pag. 863
(2) M. e A. REMONDINI, Notizie storiche intorno al Santuario di N.S. di Loreto in Masso, Genova, 1869, pag. 8
       e A.FERRETTO, Il distretto di Chiavari preromano, romano e medioevale, pag.824- 831

da: Il Tigullio e l'Alpe Adra, di D.Roscelli,  Editrice Liguria,1976, pag. 255

 

Il Santuario della Madonna di Loreto

       

Qui in una caverna del monte Loreto, dove sorge il Santuario dedicato alla "Madonna di Loreto", è stata localizzata la più antica miniera non solo italiana, ma dell'Europa occidentale, dove gia nel 3000 a.C. (ca.), si estraeva e lavorava il rame. Ne testimoniano queste attività il ritrovamento di un martello in legno, una piastrina in rame, un rasoio o coltello ed altri utensili. Anche Piero Angela ha dedicato a questo un servizio su "Superquark"