«Fu una delle antiche figliali della pieve di Castiglione. Sul passo tra la valle del Petronio e la valle di Vara, Velva dovè essere una stazione importante della strada
romana sopra ricordata (1) ; qui confluiva anche una delle due strade medioevali da Pontremoli a Sestri ricordate nel documento genovese del 1153 (2). Sui probabili rapporti di questo .luogo, in età preromana e romana, con Veleia, è da notarsi l'antica forma del nome, Velevra, in rapporto con il vocabolo Buelabras della Tavola
Veleiate (C. I. L. XI, n. 1147, I, 59). Non si ha nessun documento della Chiesa anteriore al 1451 ; l'edificio attuale a tre navate sembra risalire al 1621» (3).
Il 3 novembre 1502 prete Bartolo Paganini, rettore di Velva, insieme con l'Arciprete di Castiglione ed i rettori di Castello, Missano e Frascati, componenti il piviere, rendono omaggio a Lorenzo Fieschi, vescovo eletto di Brugnato. Nel 1519 Matteo de Carrociis, rettore di Velva, è presente all'atto
di permuta di parrocchie tra l'Arcivescovo di Genova ed il Vescovo di Brugnato.
Gli abitanti di Velva, chiamati quasi sempre de Velevra, nel secolo XIII si trovano in buon numero a negoziare in Genova.
Con la permuta avvenuta nel 1519 fra l'Arcivescovo di Genova ed il Vescovo di Brugnato, Velva passò alla diocesi genovese e vi rimase fino al 1892, nel quale anno fu elencata fra le parrocchie costituenti la nuova diocesi di Chiavari. Ora si trova nel comune di Castiglione Chiavarese.
(1) Vedi: I - Pieve di S. Antonino di Castiglione Chiavarese§
(2) Carta topografica della podesteria di Carro e Castello, 1599-1601, in Archivio di Stato, Genova
(3) U.FORMENTINI, Brugnato, pag. 35
(da BRUGNATO Città abbaziale e vescovile di Placido Tomaini - Unione Arti grafiche Città di Castello - 1957)
Il Santuario della Madonna della Guardia al passo di Velva