Marco Bo, Presidente del Circolo ACLI S.Sabina, è giustamente soddisfatto di come sono stati definiti “i ciottoli”: una delle iniziative culturali più importanti e prolifiche della città.
Questo, ora presentato, è il quindicesimo ed è l’ultimo nato di una collana di opere letterarie , nata a Trigoso, da alcuni anni, per iniziativa del Circolo ACLI S.Sabina e tutte
tendenti ad una ricerca delle radici storiche di uno dei due primi insediamenti del levante ligure, appunto Trigoso con la sua gente e il suo territorio.
“I ciottoli”scritti prendono il nome, in modo originale, dai tre milioni di sassi, raccolti dalla popolazione, sulla spiaggia di Riva, più recente borgo di Trigoso, e disseminati,
in una ordinata geometria, sul sagrato della Chiesa parrocchiale di S.Sabina, con un disegno che riproduce un effetto cromatico nella sensibilità artistica di questa parte di Liguria.
Questa opera, magistralmente presentata da Carlo Loero il 29 ottobre nell’Oratorio N.S.del Rosario di Trigoso, è “il ciottolo n.
15 ” dal titolo “Trigoso e Sestri Levante nel Settecento”, scritto da Sandro Antonini abile ricercatore di documentazione storica, critico e attento divulgatore di storia
del territorio. Tra le sue numerose precedenti pubblicazioni ha scritto, per la stessa collana “i ciottoli”: “Adriano V dei Fieschi. Il suo tempo, la vita, il borgo di Trigoso”
Il libro che riporta il sottotitolo “Appunti per una storia minima” è edito dalla Bastogi Editrice Italiana, con l’intento dell’autore di fare un excursus, nel mondo occidentale, sul
secolo Settecento con particolare riferimento a Genova, che essendo governata da una oligarchia assolutistica rimase estranea, in larga misura, alla svolta nelle arti, nella filosofia, nella politica dell’epoca. In tale contesto l’autore intende fornire -“una risposta organica e
rigorosa, benché incompleta”,- sulla vita sociale e familiare, che venne svolgendosi, appunto in quel secolo, a Trigoso, piccola comunità unita alla Podesteria di Sestri levante, nonché nella stessa Sestri levante, sugli usi, sulle consuetudini in atto, talvolta stridenti su quanto
si andava formando in altri Stati del vecchio continente.
Si articola in quattro capitoli di piacevole lettura: Il tempo storico, con particolare riferimento alla radicale svolta nel pensiero, nei costumi, nel modo di considerare l’uomo in Europa occidentale – l’Illuminismo – L’evoluzione del territorio in una lettura
attraverso l’insediamento di “ville” padronali e di svago che disegnarono marcatamente il territorio stesso. Un terzo capitolo descrive la vita, gli usi e i costumi del settecento ligure e sestrese, con particolare riferimento alle consuetudini degli abitanti, alle manifestazioni di carattere religioso, alle
attività contadine e marinare degli abitanti di Trigoso e Sestri levante. Infine un quarto capitolo dedicato a casi emblematici riguardanti quel territorio, che consente di dare una lettura storica del Settecento nella Podesteria
di Sestri Levante, finora mai esperito.
Il libro si conclude con una lista “delli uomini di Trigoso dalli anni 18 a 60 ”
compilata dal Parroco a fine secolo (1797) recapitata al Vescovo di Bugnato, da cui la Parrocchia di Trigoso dipendeva e da un elenco (1798) di “terre ascritte alla parrocchia di Santa Sabina”, richiesto dal Municipio
di Sestri levante, quando le nuove leggi imposero a tutti gli enti di culto e alle congregazioni religiose la denuncia di beni immobili e mobili, secondo quanto predisposto dall’Assemblea francese, che in Liguria aveva formato la repubblica ligure, spodestando la vecchia oligarchia.