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Boletus edulis
(Porcino; Funzo neigro in genovese)
Ottimo
E’ il ben noto Porcino,
ed è una delle quattro specie che fanno parte di questo gruppo.
Le altre sono:
- B. aereus, il
porcino delle zone calde e soleggiate, dal colore bronzo-ramato;
cresce esclusivamente nei boschi di latifoglia (vedi foto e
descrizione)
- B. aestivalis: il
porcino estivo, quasi cosmopolita, facilmente invaso dalle larve,
talvolta screpolato sul cappello per la siccità; il gambo ha un
reticolo piuttosto evidente
|
- B. pinophilus, dai
colori vinosi, lo si trova fino ai primi geli; cresce sotto
aghifoglie ma, da noi, soprattutto sotto faggio o castagno
Tornando al nostro
Porcino, è assai diffuso e comune.
E’ un fungo simbionte:
si sviluppa cioè solo in presenza della pianta ospite, con cui forma
micorriza, legandosi fisicamente alle radici della compagna vegetale. Lo
si trova, ubiquitario, in boschi di castagno, querce, faggi e, in
habitat diversi dai nostri, anche sotto conifere e in boschi misti.
La specie non pare avere
particolari esigenze quanto a composizione di terreno – siliceo o
calcareo; il livello va da quello marino, passando dalla zona collinare
alla pedemontana e montana (fino ai 1400 m.).
Le stagioni più
favorevoli alla sua crescita sono quelle di mezzo, forse il periodo
favorevole è pertanto l’autunno.
Di ottima qualità
gastronomica, come gli altri del gruppo, si presta a qualsiasi forma di
consumo: fresco, essiccato, conservato sott’olio o congelato.
Ecco alcune delle
macrocaratteristiche che lo contradistinguono:
- diametro del
cappello: 6-20 cm., che possiede una cuticola caratteristica, quasi
unta, sui toni castani, in tutte le sfumature
- gambo biancastro:
5-18x2-5 cm.
pori: dal bianco
passano progressivamente al verdastro |