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TRIGOSO - FRAMMENTI DI UMANITÁ E VICENDE BELLICHE NELLA STORIA MILLENARIA DEL BORGO ricerche di
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“i ciottoli ” 2
Il 14 luglio dello scorso anno, all’inizio dei lavori di restauro dell’oratorio di N.S. del Rosario, è stato rinvenuto nella parete rivolta a nord, dove era stato murato, un frammento di ordigno caduto su Trigoso nel «bombardamento del 6 Agosto 1944 durante il quale fu rasa al suolo la casa del Vice-Parroco e una bomba di 250 Kg. ha colpito l’Oratorio restando per grazia della Madonna del Rosario inesplosa» come citato testualmente negli appunti dell’Arciprete Don Vittorio Cafferata. Subito la notizia si è diffusa in paese e il ricordo dei più anziani è diventato conferma visibile per chi, come me, è nato dopo la seconda guerra mondiale e aveva sentito, solamente attraverso il racconto dei testimoni, parlare di questo fatto. Sono sorte molte curiosità, ci si è interrogati sul tipo di bomba, di come era avvenuto l’attacco aereo e così via. Per questo ho invitato l’amico Massimo a visionare il reperto, sapendo delle sue conoscenze tecnico-militari, perché da anni ricercatore ed esperto in questa materia, noto anche per i suoi contatti con i più grandi centri di ricerche storiche dell’Aviazione militare americana, con i quali intrattiene costanti rapporti di studio documentale. L’argomento si è fatto interessante e ho chiesto a Massimo di mettere insieme tutte le notizie utili a soddisfare le nostre curiosità e per lasciare un documento che sia memoria e monito per i più giovani e le prossime generazioni. Pensando poi ai momenti tragici di quei giorni, come in un film abbiamo ripercorso anche tanti altri avvenimenti bellici vissuti dalla popolazione che ha abitato il colle di Trigoso, spaziando dalle lotte contro Roma dell’antica tribù ligure dei «Tigulli», alle varie invasioni di barbari e saraceni, per giungere agli ultimi conflitti. Una popolazione sempre in lotta per difendersi da predoni e invasori, per cui capiamo il perché i nostri avi, abbiano incoronato la Madonna del Rosario, la Regina delle vittorie, come protettrice del loro borgo. Marco Bo
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