Data presentazione: 11 luglio 2008 - Sagrato S.Sabina - Trigoso Presentazione di Raffaele Ciccarelli, Mario Dentone e Franco Lo Cascio |
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"i ciottoli ” 25
Quando Franco Pogioli mi ha chiesto di scrivere la prefazione al suo terzo ciottolo, ero un po’ perplesso. Temevo di ripetermi rispetto a quello che avevo scritto nell’introduzione a “Cronache di altri tempi”. “Repetita iuvant”, ma non bisogna esagerare… Ma quando ho letto il primo brano “Estati di una volta”, mi sono ricreduto. Tale brano non è cronaca e storia locale, ma poesia. Far poesia non significa scrivere in versi, secondo regole metriche. Ciò che differenzia la poesia dalla prosa sono soprattutto l’intensità lirica, la potenza evocatrice, la forza delle immagini. Il primo brano di Pogioli in questo libro ha tutte queste caratteristiche. Egli è riuscito ad attingere alle memorie della sua infanzia e adolescenza, a plasmarle e trasformarle in immagini emotivamente intense e sinestetiche. La sinestesia accosta e fonde percezioni e sensi diversi: uditivi, olfattivi, visivi, tattili. Nelle “Estati di una volta” il nostro autore ci immerge nelle sue estati giovanili, rendendole anche nostre, ci fa sentire il rombo delle onde sferzate dal libeccio, l’odore aspro e il sapore del salino, le zaffate acri di vernice fresca sulle barche, ci fa vedere le prime cabine bianche sulla spiaggia, i turisti di allora, il passare dei transatlantici al largo. E il libro acquista un fascino felliniano, da “Amarcord”. “Ricordare” etimologicamente deriva dal latino cor-cordis. Ricordare è rivivere con il cuore, più che con la mente. Il ricordo in questo senso è poetico, come lo è la speranza, un ricordare proiettato nel futuro. E il ricordo è anche speranza. I frammenti di passato di cui Pogioli popola questo suo ciottolo ci riportano soprattutto al periodo della seconda guerra mondiale, ci fanno rivivere momenti di orrore e drammaticità. E’ giusto non seppellirli nell’oblio del nostro inconscio, personale e collettivo. E’ giusto che i giovani sappiano, per non ricadere in orrori simili. E’ giusto coltivare la memoria collettiva locale, perché essa è un elemento di aggregazione e di unione, è un riconoscersi nella propria comunità. Anche questo Ciottolo si inserisce quindi benissimo nella linea, per così dire, “editoriale” di questa raccolta ideata, anticipando i tempi, da Marco Bo: il recupero delle tradizioni e memorie locali, il ritrovare in esse la propria identità, che possono diventare ancora di salvezza, bussola di orientamento nel turbinio frastornante della globalizzazione, che rischia di appiattire ed omologare tutto e tutti.
Riva Trigoso, 4 maggio 2008 Francesco Dario Rossi
La stampa di questo libro è stata resa possibile dall’aiuto finanziario dei soggetti di seguito elencati. Ad essi va il nostro sentito ringraziamento: con il loro contributo hanno permesso lo svolgimento di un’operazione culturale che incontrerà il gradimento dei lettori, recuperando preziosi documenti nascosti negli Archivi. Li citiamo in ordine alfabetico:
Antico Forno Parchi
dal1889
Assereto
Autocarozzeria Rapolla Contrada Pestella, 2 16039 Sestri Levante GE
Campeggio Parco
Vacanze Trigoso
L'Agenzia - Unipol Assicurazioni di Enzo Sivori, Lia Cervelli, Lorenzo Montagni Viale Dante, 27/2 - Sestri Levante
Leripesca Via Fascie, 252 - Sestri Levante
Ottica Annabella Via Nazionale, 414 - Sestri Levante
Novarco Saldatura di Sergio Magrone Via Latiro, 75 - Sestri Levante
Panificio-Pasticeria Parchi Parchi di Barabino F. Via Nazionale, 435 - Sestri Levante
Idraulica Signorini di M.L. Signorini & C. Via Traversaro, 16-20 - Sestri Levante
ROSSIGNOTTI Sestri Levante
Serramenti Lavaggi Villa Ragone, 17a - Sestri Levante
Sestri Pesca di Biasotti Bruno e Alessandro Villa Ragone - Sestri Levante
Via à Vis Via della Chiusa, 28 - Sestri Levante |