Il libro è dedicato all’Ottocento, secolo di
avvio della modernizzazione e del Risorgimento, com’è andato
svolgendosi nel comune di
Sestri Levante, con escursioni nei
comuni vicini, in particolare Chiavari, tentando utili paralleli. Il
titolo è la parafrasi di un romanzo famoso,
L’amore ai tempi del
colera, e prende spunto dalla grave epidemia di colera che
nel 1837 partì proprio da Trigoso per dilagare nel Tigullio,
descritta nei minimi particolari, positivi e negativi. Ciò
precisato, per fornire altri spunti sul contenuto, come fu vissuto
quel secolo nel comune di Sestri Levante? Che cosa cambiò rispetto
al secolo precedente e all’epoca napoleonica? Quanto incisero le
conquiste del Risorgimento e il passaggio della regione ai Savoia
negli usi e nelle abitudini dei sestresi? Quali furono gli
indicatori del progresso che, dopo il 1890, divenne tangibile? E,
nel contesto, come si situarono scuole, ospedale, ferrovia e altre
infrastrutture, per esempio acquedotto, impianti fognari, pubblica
illuminazione, poste e telegrafi, nuove strade? E ancora: con quali
rimedi si combatterono le epidemie? Come andò mutando il ruolo dei
medici? E quello dei parroci e delle altre autorità religiose?
Quando avvenne la prima affermazione del turismo? Quando si costruì
il primo stabilimento balneare? E la prima vera fabbrica,
considerando che dalla fine del secolo agli anni ’70 del Novecento
Sestri Levante fu l’unico vero polo industriale tra Genova e La
Spezia? E il ruolo di pescatori, padroni marittimi e contadini
rimase lo stesso di prima? Ci si occupò di poveri e diseredati? In
quale misura? Esisté, a seguito dello sviluppo industriale, una
questione sociale, cioè l’irrompere sulla scena di nuove classi,
come i proletari, che chiesero di partecipare attivamente alla vita
dello Stato e non rimanere in posizione subordinata? A tutte queste
domande, e a molte altre ancora, ha cercato di rispondere l’autore,
che ha affrontato gli argomenti da una prospettiva assolutamente
inedita e sorprendente, attingendo quasi unicamente ai fondi
dell’archivio storico comunale, ricco di una copiosa documentazione,
da cui ha tratto un quadro che finora non è stato mai neppure
abbozzato.
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Presentazione Giovedì 11
Agosto 2011 a cura dell'Autore
Sagrato chiesa Santa Sabina - ore
21
Foto di Sergio Magrone
e Marco Bo
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Con grande successo di pubblico, si è
svolta la sera dell’ 11 agosto 2010, sul sagrato della
chiesa di Santa Sabina, a Trigoso, la presentazione del
ciottolo n. 34,
Trigoso ai tempi del colera – Sestri Levante
nell’Ottocento,
dovuto allo storico sestrese Sandro Antonini.
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Dopo i saluti di Marco Bo, del vice
sindaco Giorgio Calabrò e del Parroco Don Enzo Frisino,
l’autore si è soffermato in particolare sul colera del
1836, partito proprio da Trigoso, sul processo di
modernizzazione cittadino iniziato gli ultimi anni del
secolo e sulla costruzione dell’impianto urbanistico del
centro storico. Il tutto ricostruito con l’ausilio di
preziosi quanto inediti documenti tratti dall’Archivio
storico del comune di Sestri Levante. E’ seguita una
proiezione di diapositive, ricavate dalle splendide
fotografie dell’artista-fotografo sestrese Giacomo
Borasino (1875-1949), attinenti ad aspetti della vita
urbana, personaggi, lavoro quotidiano e luoghi che con
l’incalzare degli anni risultano oggi completamenti
mutati dalla loro fisionomia originaria.
La piacevole serata è terminata con il proverbiale
rinfresco organizzato dalle donne del
circolo ACLI di Trigoso.
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