Maria
segno di certa speranza.
Ogni festa mariana, spinge lo sguardo e il desiderio
verso le mete celesti.
Viviamo in un tempo quanto mai propizio alla
delusione, allo sconforto, di fronte allo spettacolo
di una civiltà che non ha mantenute le sue grandi
promesse.
La festa della Madonna del Rosario anche
quest’anno ha fatto
sperimentare la vergine vicino a chi la invoca e la
prega.
Ancora una volta il popolo credente ha verificato
che la devozione mariana non è
frutto di sentimento ma di una convinzione
consolante: Maria ci sta
vicino, Maria ci guarda,
Maria ci sorride.
La chiesa di Trigoso,
almeno per tutta la durata della novena, diventa un
vero santuario, dove il popolo accorre per sentire
questa vicinanza materna, che in questo tempo assume
i caratteri della
urgenza.
La S. Messa celebrata
dal Vicario Generale
della Diocesi, Mons.
Gero Marino e la Supplica proclamata alle ore 12 in
punto hanno rappresentato un momento di grande
intensità. La battaglia di Lepanto è lontana, ma ci
sono oggi tante battaglie da combattere!
E
Maria è Madre della Chiesa.
I Vespri e la Processione, il discorso conclusivo di
Mons. Romano
Ferroggiaro economo
della Diocesi, hanno fatto comprendere ancora di più
che Maria vuole i suoi
figli uniti e concordi e nella pace.
La Festa della Madonna del Rosario a
Trigoso è un tripudio di
colori, di luci, di un popolo.
Dai più piccini ai più
più anziani, tutti sono
hanno onorato Maria
Regina: della pace, della famiglia, del Santo
Rosario.
Ancora una volta dal colle di
Trigoso Maria ha
invitato a pregare con il Rosario, a mettersi sotto
il suo manto, sotto la sua protezione.
Per iniziare un nuovo cammino di grazia, di pace,
di bene.
AVE MARIA E AVANTI!