Da il:
IL CORRIERE DEL POMERIGGIO
MARTEDI 16 AGOSTO 1955
La
Croce per i Morti del Mare
solennemente inaugurata a Riva Trigoso
Elevati
discorsi dell’on. Lucifredi e del Prefetto Vicari – L’adesione del
Ministro Taviani – Migliaia di persone alla suggestiva cerimonia
A Riva Trigoso,
con una semplice ma significativa cerimonia religiosa e patriottica,
è stata scoperta e benedetta una Croce fosforescente a ricordo dei
Caduti del Mare. La Croce è stata eretta sul caratteristico scoglio
dell’Assòu a levante di Riva Trigoso, da oggi meta di fedeli. Alla
cerimonia, che ha richiamato migliaia di fedeli, hanno presenziato
l’on. Roberto Lucifredi, il prefetto di Genova dott. Angelo Vicari,
l’on. Cavalli, il magg. Gulotta in rappresentanza del comandante del
Dipartimento Marittimo del porto di Genova gen. Carnino, il capitano
di corvetta Vitti comandante della Flottiglia navale, il col. Traldi
della Associazione Marinai d’Italia provinciale, il gen. Caligiuri,
il gen. Cavalli, il sindaco di Casarza Ligure comandante Luciani, il
capitano Clemente comandante della Compagnia CC. Di Chiavari, il
comandante Ardito Ghio presidente dell’A.N.M.I. di Sestri Levante,
il comm. Rossignotti presidente dell’Azienda Autonoma di
Soggiorno,il dott. Biggi segretario politico zonale della D.C., il
cav. Emilio Gazzano presidente del comitato promotore per la
erezione della Croce, il ten. Corte dei CC., il dott. Bertolino
direttore didattico, il rag. Bandini segretario politico sezionale
della D.C., rappresentanze dell’A.N.C.R., dell’A.M.N.I. di Sestri
Levante e dei Boy-scout, il Sig. Nicoli della Delemare, il brig.
Fiorucci comandante della stazione CC. Ed altre numerose autorità e
personalità. Avevano inviato la loro adesione il ministro della
Difesa on. Paolo Emilio Taviani, l’amm. Minotti comandante in capo
del Dipartimento dell’Alto Tirreno, il sindaco di Genova on.
Pertusio ed altre numerose autorità.
Le autorità, dopo
il ricevimento, unitamente agli ufficiali del dragamine
˂˂Verbena˃˃
e
˂˂Faggio˃˃
– che hanno, dal mare, partecipato alla cerimonia – si sono portate
allo scoglio dell’Assòu, tutto imbandierato.
Mons.
Ernesto Noceti, prelato domestico di SS., in rappresentanza
di S.E. mons. Giuseppe Stella vescovo della Spezia, impartiva la
benedizione mentre un picchetto armato della Marina Militare
presentava le armi. Quindi l’on. Lucifredi e S.E. il Prefetto
scoprivano la Croce tra gli scroscianti applausi di centinaia di
persone assiepate sulle scogliere, sulla spiaggia e nelle
innumerevoli imbarcazioni convenute da ogni dove nelle acque
antistanti. Indi due marinai lanciavano in mare una corona di
alloro.
A nome del
Comitato rivano prendeva la parola il signor Edoardo Bo, che metteva
in rilievo l’idea altamente cristiana che ha ispirato il Comitato, a
riconoscenza di quanti hanno immolato generosamente la loro vita per
la grandezza della Patria.
Prendeva quindi la parola l’on Lucifredi il quale rilevava quanto
numerose siano le manifestazioni con le quali il popolo italiano,
attraverso nuovi segni esteriori della sua fede, procura di
dimostrare il suo intimo attaccamento alle proprie tradizioni
religiose, che vuole non siano soltanto ricordi del passato, bensì
realtà luminosa del presente: tanto più luminosa in quanto segnano
la vittoria delle forze dello spirito contro tutti gli attacchi del
materialismo e dell’ateismo.
L’oratore sottolineava poi il particolare significato che acquista
la Croce in ricordo dei morti del mare, elevata a Riva Trigoso, cioè
proprio là dove l’intelligente lavoro degli uomini ha costruito
tante
e tante superbe navi destinate a dominare gli oceani, ma che
talvolta per effetto della furia delle tempeste, o delle insidie
degli uomini, trovano purtroppo nei gorghi del mare la loro tomba,
sicché gli strumenti di lavoro, di benessere, di relazioni tra i
popoli si tramutano in tragici strumenti di morte. Queste vicende
simbolo della caducità delle cose umane e ci stringono vieppiù a
quella fede che è la sola fonte di serenità nel dolore, perché ci da
la certezza, al di là della morte, della vita eterna, e permette di
mantenerci in contatto continuo, attraverso la preghiera, coi nostri
cari che ci hanno lasciati e ci attendono nel loro mondo di luce,
ove li raggiungeremo se sapremo esserne degni.
La patriottica cerimonia veniva conclusa da S.E. il Prefetto, il
quale dopo aver messo in rilievo, con parole sincere e sentite,
l’alta riconoscenza ai morti per la Patria, affermava che, seguendo
l’esempio dei nostri padri, tracceremo per i nostri figli, nel
ricordo dei migliori, un’epoca prosperosa di pace, di serenità e di
lavoro.
˂˂Solo
voi, o cittadini – concludeva S.E. il Prefetto – potete
salvaguardare questo trinomio imperante con la vostra attività, con
la vostra collaborazione, co la concordia e la fierezza di veri
italiani, di veri liguri˃˃.
Quando le autorità lasciavano lo scoglio dell’Assòu, salutate dalla
popolazione, un piccolo spettacolo pirotecnico annunciava che la
cerimonia era terminata, mentre le unità della Marina Militare
salutavano con il loro tradizionale fischio, ricordando a tutti che
la Patria non ha dimenticato i suoi morti.
m.b.Y
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La Croce era stata posizionata il 17 Luglio 1955
sullo scoglio dell'Aseòu , da un gruppo
di
volontari, tra cui: Dentone Giulio, Pensa
Domenico, Emilio Gazzano e dei muratori fra essi
"Bergamo"
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