DOMENICA
4 OTTOBRE
INAUGURATA A
TRIGOSO LA NUOVA STATUA A RICORDO DI
GIOVANNINO GUARESCHI
di Leonardo Lustig
Il figlio Alberto:
<<Grande il
calore della gente di qui. Anche se pioveva,
sembrava splendesse il sole>>
A
Trigoso, sulla caratteristica “piazzetta” domenica 4 ottobre 2020,
alla presenza di Alberto, Angelica e Antonia rispettivamente figlio
e nipoti dello scrittore, di S.E. Mons. Alberto Maria Careggio già
vescovo di Chiavari, del Sindaco Valentina Ghio, del
capitano Luca Emilio Mechilli
Comandante C.C. di Sestri Levante, del Maresciallo Vinicio Raso
Comandante Carabinieri NORM, del Comandante Roberto Masili della
Guardia Costiera, degli assessori Pinasco e Battilana, tanti
estimatori di Guareschi del “Club dei ventitrè” provenienti anche da
fuori Liguria, tanta popolazione con tanti bambini, è stata
inaugurata la nuova statua dedicata a Giovannino Guareschi di
Leonardo Lustig.
Giovannino aveva abitato per alcuni anni della sua infanzia, assieme
alla sua famiglia, nella canonica della chiesa dell’antico Borgo di
Trigoso, ospite del Parroco Don Chiappe e della nipote Elena
Castagnola (in dialetto Lenìn). Al famoso scrittore che è uno degli
scrittori italiani più letti nel mondo (con oltre 20 milioni di
copie) e lo scrittore italiano più tradotto in assoluto, Trigoso ha
dedicato varie manifestazioni con la presenza dei figli Carlotta
(mancata nel 2015) ed Alberto. Nel 2013 il Circolo ACLI S. Sabina
aveva fatto realizzare dallo scultore Pietro Ravecca di Brugnato una
statua in bronzo raffigurante lo scrittore che giocava felice sui
carrugi del paese con il “riguin”
un antico gioco che i bambini con un’asticella guidavano un cerchio.
La statua è stata rubata nel 2014.
Gli abitanti di Trigoso hanno sentito il dovere che il ricordo di
Giovannino Guareschi fosse ancora vivo nel borgo, vedendolo correre
nei sui “carrugi”.
Così su iniziativa del Circolo Acli S. Sabina aps, del Centro
Turistico Acli Tigullio, del Circolo Familiare Sabino e della
parrocchia di S. Sabina è stata commissionata allo scultore Leonardo
Lustig, già noto a Sestri Levante per aver realizzato nella Chiesa
di S. Antonio il “roveto ardente” e nella baia di Portobello l’ormai
famoso “pescatorello”, una nuova statua sempre in bronzo che
ripropone un’opera figurativa con gli elementi principali quali il
bambino che gioca col cerchio, ma interpretata dall’ artista con una
nuova interpretazione ottenendo un’opera autentica e non una copia.
Leonardo Lustig ha concepito la scultura in modo dinamico, il
fanciullo corre dietro al cerchio che a sua volta viaggia veloce e
viene continuamente colpito con il bastone per aumentare ancora la
velocità.
La scultura ha come basamento un breve carrugio in pietra a vista e
in cima il caratteristico “risseu” tipico acciottolato ligure sul
quale e stata fissata la scultura, dando così l’idea che il
fanciullo raggiunga la piazza correndo col suo cerchio su un pezzo
di antico sentiero che scende sulla piazza.
Dopo le
parole di benvenuto e di ringraziamento di Marco Bo, del Circolo
Acli e del CTA, hanno preso la parola il Sindaco di Sestri Levante,
il Parroco Don Enzo Frisino, S.E. Mons. Alberto Maria Careggio e
Alberto figlio di Guareschi.
Angelica e Antonia hanno poi scoperto la statua tra applausi e il
lancio di palloncini da parte dei bambini presenti.
Davanti alla statua sarà collocata una targa:
LEONARDO
LUSTIG
GIOVANNINO GUARESCHI
Anno
2020
«Mio
padre ha più volte scritto di aver
avuto la forza di resistere nei
momenti difficili della vita grazie
ai ricordi di un’infanzia serena.
Sono convinta che molti di questi
ricordi fossero illuminati dal sole
di Trigoso...»
Carlotta
Guareschi
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GIOVANNINO CORRE ANCORA A TRIGOSO...
di Alberto GUARESCHI
Dopo una tappa forzata di sei anni Giovannino, Nino per i suoi
genitori, riprende a correre sui ciottoli di Trigoso grazie
all’attuale nuova iniziativa del Circolo ACLI S. Sabina in sua
memoria per ricordare le vacanze felici passate con la famiglia a
Trigoso prima della Grande Guerra. Nel 1999 il Circolo aveva
dedicato un “ciottolo” (ndr: volume della collana “i ciottoli” editi
a cura del Circolo Acli S.Sabina) a Nino e nel 2003 aveva fatto
realizzare dallo scultore Pietro Luigi Ravecca una statua di Nino
bambino che gioca negli stretti vicoli di Trigoso. Vacanze felici
perché in quell’occasione Nino vedeva la famiglia riunita e serena
dato che suo padre, operaio militare nella Trafileria di Casarza, li
raggiungeva, durante la libera uscita, nella canonica di don
Giovanni Battista Chiappe dov’erano ospitati grazie alle cure
dell’amica Lenin Castagnola. Il giorno dell’inaugurazione della
statua mia sorella Carlotta, mancata purtroppo nel 2015, ha
dichiarato a un giornalista: «Mio padre ha più volte scritto di
aver avuto la forza di resistere nei momenti difficili della vita
grazie ai ricordi di un’infanzia serena. Sono convinta che molti di
questi ricordi fossero illuminati dal sole di Trigoso...»
La statua è stata rubata nel 2014 e il Circolo ACLI S. Sabina
ha voluto sostituirla commissionandone una nuova allo scultore
Leonardo Lustig. Così, ripreso in mano il cerchio e il bastoncello
per farlo correre che gli ha fornito lo scultore, Nino riprende la
sua aerea corsa sui ciottoli di Trigoso e io voglio accompagnarlo
sentimentalmente ricordandogli il primo verso della “Sagra di Santa
Gorizia” di Vittorio Locchi che lo emozionava sempre:
«E voliamo nel sole, anima mia!».
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