Il
Magnifico Dentone a Groppo
Storia di guerriglia locale
di Massimo Dentone
Spinto da un interesse personale legato alla scoperta delle origini
della mia famiglia, i Dentone di Riva Trigoso, mi sono imbattuto
nella scoperta di un certo Magnifico Bartolomeo Dentone, a metà
1700, del quale la letteratura storica e gli studiosi ricercatori
liguri locali ignorano l’esistenza. Forse, non avendo origini
nobili, come del resto mi risulta anche per i Fieschi, il titolo
“Magnifico” ritengo potesse essere acquisibile anche per il potere o
per la ricchezza accumulata, comunque il Dentone è stato asseverato
al patriziato genovese. Diverse fonti lo citano quindi possiamo
confermare che le notizie attinte da una rivista di storia
pubblicata e ancora acquistabile che hanno ispirato questo scritto,
sono vere e documentabili. Cercando nelle vecchie mappe del
territorio presenti online sul sito dell’ Archivio di Stato, sembra
plausibile avesse dimora sopra Trigoso, località Casaggiori, ora
località rilevata da un agriturismo (vedi fig.1).
Fig. 1:
Casa e Cappella privata del Sig. Bartolomeo Dentone 1754-1759.
Eccone un breve riassunto. Ci troviamo tra il 1753 e il 1758…anni
dove le ricchezze erano in mano a pochissimi e le terre, i boschi,
costituivano ambite fonti di guadagno e potere locale. Il contesto
era di una Val di Vara, che mal digeriva le continue gabelle
applicate dal governo di Genova e/o anche da locali nobili e
potenti. Le comunità locali di Villa Groppo risultavano restie al
pagamento delle pubbliche avarie come riferisce il Capitano di
Levanto Agostino Reggio nel 1752. Ecco che parte della selva del
monte Gottero, sotto il controllo della Repubblica di Genova, viene
concessa in appalto al Magnifico Bartolomeo Dentone, che pensiamo di
origini di Chiavari o di Trigoso, che ha un fratello Rettore di
Trigoso tal Giulio Dentone.
Sulla base di questo appalto, Bartolomeo Dentone aveva l’obbligo di
custodire i boschi dati in concessione ricavandone profitto dal
taglio del legno impegnandosi ad allargare e rendere cosi carrabile
o meglio carrettabile, una strada presistente (mulattiera) per
permettere la movimentazione del legname fino a valle, poi
denominata Strada del Dentone. Una strada che da Varese e S.Pietro
di Vara conduce per la costa de Meonti a Sestri Levante. I
confinanti di Groppo, che avevano terreni di proprietà attigui non
danno certo il benvenuto a chi sfrutterà la vicina Selva e forse
anche oltre i confini…e iniziano quindi le diatribe, scontri,
processi e anche tumulti vari nei pressi del paese di Groppo. I
locali ovviamente potevano fino ad allora gestire le ricchezze del
bosco abbandonato abbastanza liberamente, ma con l’arrivo del
Dentone, le cose sarebbero cambiate innescando resistenze e
contrasti con i proprietari confinanti.
Dentone con i suoi bravi si reca nel 1749 a Groppo per accordarsi
con le autorità locali per l’allargamento della strada, e viste le
attese ostilità cerca di proteggere la strada dall’utilizzo di altri
per il trasporto del legname. E’ solo dopo un anno e non prima del
1751 che la strada sembra realizzata e quindi il trasporto fino alle
spiagge di Sestri Levante e Levanto reso possibile. Un contratto nel
marzo 1751 sembra mettere d’accordo Groppo con il Dentone, chiarendo
i limiti e confini dei terreni che devono essere rispettati
dall’appaltatore pena penale da versare ai leggimi proprietari. Di
fatto parallelamente Groppo con il suo Podestà Antonio Pisani,
tentava ricorso ai Collegi non accettando le libertà concesse dal
contratto al Dentone. Si susseguono istanze e risposte tra le parti
e i Deputati dei Boschi sembrano assegnare al Dentone tutti i
diritti esclusivi di trasporto sulla suddetta da lui allargata
strada carrettabile. I rapporti tra le parti rimangono pessimi anche
se il taglio e il trasporto nel 1751 è iniziato. Infatti gli
abitanti locali sembra mostrassero ostilità contro gli addetti al
taglio inviati dal Dentone, tanto da sottrare loro 13 buoi e questa
ultima azione decreta una pausa dei lavori e l’inasprimento dei
conflitti. Dentone si
rivolge alla giustizia per il furto degli animali, tanto che un
Capitano con un corpo di pochi soldati il 13 ottobre 1751 si reca a
Groppo per catturare tre paesani e tentare il recupero degli animali
sottratti. I paesani si rifiutano di consegnare buoi e attaccano i
soldati che riparano a S.Pietro Vara. Riorganizzati e questa volta
in quaranta, dopo pochi giorni le milizie ritornano in paese dove
però anche i paesani si erano organizzati…con tanto di sentinelle e
abitanti armati pronti allo scontro. Dapprima gli abitanti si
rifugiano in Chiesa, mentre i soldati cercano i buoi sottratti dei
quali ne ritrovano solo 3. Sembra che i primi spari partano dagli
schioppi degli abitanti di Groppo e poi che lo scontro a fuoco
diventi inevitabile almeno cosi revela il rapporto da parte del
Capitano. I soldati disarmano gli abitanti facendoli uscire dalla
chiesa dove si erano rifugiati. Sequestrano a loro 9 fucili e
arrestano tre abitanti. Uno di loro si chiama Melchiorre Antognoli
incarcerato a Levanto, con l’accusa di ever evaso le tasse. Partono
da qui diverse discussioni su chi da ragione al Dentone e alle
guardie e chi invece
sostiene i rapporti non fossero veritieri e che gli abitanti di
Groppo fossero invece parte lesa e vittime dell’attacco. A un certo
punto sembra che il Dentone, si faccia giustizia da solo, istituendo
un tribunale supportato dal fratello Reverendo e dal cancelliere
Pietro Maria Carro, condannando e minacciando la parte avversa a
ulteriori pressioni e tributi tanto fin che non fosse accettata il
legittimo taglio di legname da parte del Dentone senza alcuna più
molestia, con tanto di atto rogato. Ma…Groppo richiede la nullità
degli accordi perché sottratti con la forza e l’8 gennaio 1753, le
autorità intervengono affidando la pratica agli Inquisitori di Stato
per indagare sull’accaduto e specificatamente sul Carro, il
magnifico Dentone, e il capitano Reggio. Segue l’incriminazione dei
tre e concludendo che il Dentone avesse abusato della concessione e
del suo potere ai danni degli abitanti locali e non ultimo, di aver
amministrato a suo piacere la giustizia presso un tribunale
istituito a Montale di Varese. Il Dentone incriminato promette il
risarcimento richiesto dei danni subiti dagli abitanti di Groppo e
viene richiesto il suo arresto insieme ad altri seguaci. Siamo nel
1753 e da qui in poi i documenti diventano scarsi e non chiariscono
la fine del Dentone come imprenditore di legname della zona, ma è
plausibile pensare, che la Selva sia ritornata libera da concessioni
e forse …i castagni e faggi ancora ricchezza locale del territorio
dei paesi della zona.
Riferimenti bibliografici
In due testi viene riportata questa vicenda con tutti i riferimenti
sugli archivi consultati:
Ricerche Storiche vol. 29 numero 1 gennaio – aprile 1999-Edizioni
scientifiche italiane L. Oschki, (pag. 69) autore Fabio Lauri.
Archeologie. Studi in onore di Tiziano Mannoni. Ed. EDIPUGLIA.
massimo.dentone@gmail.com
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