MERETA

Fu una figliale della pieve di Castiglione. È ricordata in molti documenti con i nomi di Meretta, Mereta, Merea, Meleta e Melia. Il 18 gennario 1255 un certo Domenico Barilaro vendette case e terreni in varie località della pieve di Castiglione, fra le quali in Buscaello ad Meretam presso Mereta (1). Un tempo fu parrocchia con battistero proprio, vi si seppelliva e contava duecento anime.
        Nel 1518 la chiesa aveva già perduto le sue funzioni parrocchiali.
        Nella relazione di visita compiuta il 10 settembre 1518 dal vescovo di Brugnato Philippo Sauli si legge che alla chiesa di Castiglione «è unita la chiesa ossia cappella di s. Andrea di Moretta, ove sono dieci o dodici case e dista dal luogo di Castiglione due miglia ».
        Nel 1582 il visitatore apostolico mons. Francesco Bosio, vescovo di Novara, decretò che rimanesse sempre chiusa e che la chiave fosse custodita in luogo sicuro.
        Una relazione del 31 luglio 1601 del podestà di Castiglione, Pietro Marezzi, ricorda sulla destra del fiume Petronio la Meretta, villaggio con chiesa di s. Andrea.
        Con Castiglione nel 1519 e senza alcuna speciale menzione passò alla diocesi di Genova nella permuta di parrocchie fra l'Arcivescovo ed il Vescovo di Brugnato.

(1) Notaio Palodino de Sextro, nell'archivio dei notai di Genova

(da BRUGNATO  Città abbaziale e vescovile di Placido Tomaini - Unione Arti grafiche Città di Castello - 1957)