10 ottobre 2007
Firenze Pontevecchio
Il turismo di
massa ha un’altra conseguenza, a mio avviso ancor più devastante. Il tessuto
urbano di Firenze è stato riorganizzato ad uso e consumo delle esigenze,
culturalmente povere ed omogeneizzate, dei fruitori del fast-art. Nel centro non
esistono più negozietti, non si trovano più salumerie (ove son finiti i mitici
prosciutti toscani?), né panetterie (ove è finito l’altrettanto mitico pane
toscano, scipito, per sposarsi meglio con la sapida cucina locale?). Ora trovi
solo più orridi baretti con tramezzini plastificati, gelaterie che propongono
gelato pseudoartigianale, e negozi di abbigliamento delle grandi catene
internazionali.
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mercoledì 4 giugno
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