18 maggio 2009
Orgosolo
Quando giungiamo ad Orgosolo ci rendiamo subito
conto che non è più la città dei banditi, ma quella dei rumori. Tutti
strombazzano, formando anche cortei in “stile matrimoniale”. Le moto rombano.
Passano frequentemente volanti dei carabinieri e della polizia. Qua e là crocchi
di giovani stile “bulletti”, uomini anziani rigorosamente vestiti di velluto e
con la berretta, donne in abito tradizionale nero, cuffia, scialle e rosario in
mano. Il tutto ha certamente un suo fascino, ma ciò che colpisce di più sono i
murales.