14 maggio 2012
Sisine
La strada è teoricamente percorribile in automobile, ma si
tratta di uno sterrato su cui credo che anche i fuoristrada incontrino qualche
difficoltà, quindi noi andiamo con il cavallo di San Francesco.
La strada scende gradatamente, mai in modo particolarmente ripido. Attorno a noi
capre, maiali, qualche sporadico, magro rappresentante dei bovini. Il paesaggio
è abbastanza brullo con splendidi centenari esemplari di leccio e di ginepro.
Dopo circa un’ora e mezza di cammino sbuchiamo sulla codula, il letto asciutto
di un torrente, costituito di sassi bianchi e circondato da alte pareti
verticali di roccia dolomitica. Il tutto nella solitudine e nel silenzio più
assoluti.