ALTRI RICORDI DI RIVA TRIGOSO
di
Franco Pogioli
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" i ciottoli"
37
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Presentazione Sabato 11 Gennaio
2014 a cura di
Raffaele Ciccarelli
Salone Parrocchiale -
Sagrato Chiesa Santa Sabina in Trigoso - ore
17
Dalla sua attenta osservazione degli avvenimenti
e dalla sua ragguardevole memoria riemergono ancora una volta i
ricordi narrati dall’autore Franco Pogioli nelle pagine di
questo “Ciottolo”.
L’autore nel dipanarsi del racconto focalizza immagini di una
Riva Trigoso che ai più giovani appariranno lontane nel tempo e
quasi inverosimili, irreali, ma ai molti che hanno ormai i
capelli bianchi faranno ritornare in mente lampi nella memoria,
situazioni che se non li hanno coinvolti direttamente hanno di
sicuro conosciuto per il racconto che ne avranno fatto i
genitori od i nonni autori inconsapevoli di quanto successo. I
giorni dei bombardamenti sul cantiere e per malaugurata
sorte sul paese, la distruzione quasi totale del borgo di Renà
(andò distrutta anche la casa di mio nonno, mi si perdoni la
citazione personale, che - raccontava mia madre - quando
sfollarono sulle alture di Trigoso, quasi incredulo di quanto
successo, sedeva sotto un albero di fico, silenzioso e quasi
assente). E l’avventura - senza nessuna ironia - di una parte
della popolazione nei ricoveri antiaerei con tutte le difficoltà
per un vivere quotidiano a cui la gente non era naturalmente
abituata, diventano propedeutici a chi fino ad ora non era a
conoscenza dei fatti narrati sia per essere fortunatamente
giovane o per l’insipienza familiare ravvivando un ricordo, per
fortuna diluito dal tempo, di chi quelle situazioni le aveva
davvero vissute in prima persona.
E così i convulsi avvenimenti successivi all’armistizio dell’8
settembre 1843 e gli eventi successivi, i giorni seguenti alla
fine della guerra ed alla liberazione con il suo carico di
speranze talvolta non esaudite, consentono alla riconosciuta
maestria dell’autore di farli diventare tasselli di una storia
di paese, del paese, che si vanno ad aggiungere a quanto già narrato in precedenti pubblicazioni.
Scorrono lievi nella lettura e ritornano alla
mente anche episodi raccontati per gli anni successivi alla
fine del conflitto a ricordare il fermento di iniziative che aveva
pervaso la gioventù del paese, l’intenso fervore
culturale che circolava con il programmare iniziative di grande spessore
sia che proponessero momenti di svago o momenti di
ragionamento e riflessione.
Ne consegue che tutto il narrato in questo
interessante libro dimostra ancora una volta la capacità
nello scrivere dell’autore e la sua padronanza dei fatti anche
se ormai lontani nel tempo. Ne avevamo già avuto conferma nelle
pubblicazioni precedenti sempre per la collana “I ciottoli” e
non riteniamo azzardato affermare che l’insieme di
queste storie compresa quest’ultima possano quindi come
configurarsi come una “storia di Riva Trigoso durante il Novecento”.
Mi è capitato leggendo
l’importante produzione letteraria a disposizione sulla storia del
nostro territorio di incappare, a proposito della data di fondazione del
cantiere rivano, in una serie di discordanze proposte da autori diversi
che sono all’origine dell’impegno che alla fine ha sollecitato questo
mio lavoro.
Raffaele Ciccarelli
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