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La
nostra Terra, il Tigullio, non solo
risplende per la bellezza unica con la quale
il Creatore l’ha benedetta, ma si può
gloriare di persone che, amandola
perdutamente, si sono dedicate a darle voce,
a farla vivere.
Edoardo Bo di Trigoso è una di queste. Come
illustra bene questo volume, scritto con il
cuore prima che con la penna dal figlio
Marco, la sua vita è stata dedicata tutta
alla famiglia e a Trigoso, anzi a Riva
Trigoso, a cominciare dal suo lavoro nel
Cantiere, che è inscindibile da Riva, ma
anche a tutto ciò che era espressione di
quella porzione del Tigullio a levante di
Sestri. In primis la Croce Rossa, di cui era
Presidente-milite e promotore (un Rivano non
poteva che essere un socio della Croce Rossa
di Riva e di nessun altro sodalizio), le
feste e le iniziative promosse da lui,
innumerevoli, infine ciò che lo ha reso
conosciuto ovunque: il giornalismo.
Edoardo era giornalista per Riva Trigoso.
Sapeva far arrivare le notizie riguardanti
il suo paese e dintorni attraverso i
giornali anche con testate di rilievo,
Agenzie di stampa e la stessa RAI, si può
dire “fino in capo al mondo”, tanto che a un
certo punto gli fu fatto notare che Riva
Trigoso non era poi il centro del mondo. Ma
per lui sì, e ci rimase male quando lo
ridimensionarono, dicendogli che i tempi
erano cambiati.
Ecco, questo volume della collana dei
“Ciottoli” riesce a farci incontrare questa
figura pluripremiata e insignita di
onorificenze, ma lo fa privilegiando le
testimonianze a suo riguardo. Questo è il
metodo seguito da Marco Bo: riportare una
collana di testimonianze vive e questo fa un
quadro vivace e realistico della figura, con
le sue eccezionali qualità, i suoi meriti e
anche i suoi difetti, che non vengono
taciuti, il che evita che il ricordo sia
solo encomiastico, tanto più che tutto
concorre a farci incontrare un uomo vero
della nostra Liguria, un uomo esemplare
anche nella sua fede adamantina, sulla quale
tutto poggiava. Certo il metodo seguito
porta ad avere ripetizioni tra quello che
dice l’uno o l’altro, ma non danno fastidio,
risultano conferme che si consolidano l’una
con l’altra. Infine, partendo da Edoardo Bo,
il volume si diffonde poi a raccogliere
nomi, eventi che appartengono alla storia di
Riva Trigoso. Così si realizza quello che
Edoardo avrebbe voluto: mettere al centro
Riva Trigoso e al centro del centro la
tenerezza per la sua sposa e suo figlio, la
nuora e i prediletti nipoti.
Ringrazio Marco Bo per averci fatto
conoscere meglio la figura del padre e di
averci anche permesso di entrare nella
intimità della sua famiglia.
Chiavari, 2 luglio 2021, festa
di Nostra Signora dell’Orto
+ Alberto Tanasini
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