RISSEU: il tappeto di ciottoli dei vecchi sagrati
a cura di Marco Bo
(Nota di Enrica Marcenaro - Foto Marco Bo)
La tradizione si perpetua da molto tempo, da secoli: l'usanza di decorare i sagrati delle chiese (specie di chiese di paesi e cittā piccole) con ciottoli colorati, č forse legata alla ricorrenza della Processione del Corpus Domini, quando lungo le strade, i fiori freschi erano tappeti sui quali doveva passare il sacerdote accompagnato dalla folla dei fedeli prima di entrare nella chiesa di Dio.
Era un uso curioso, quello dei liguri, di decorare i sagrati delle proprie chiese con pietre colorate; preziosi come damaschi, venivano costruiti dall'intera comunitā parrocchiale, quando ancora l'impresa di edificare una chiesa coinvolgeva tutti, e ogni ciottolo rappresentava un impegno e una preghiera al servizio della comunitā, la ricerca di una speciale benedizione.
Decorare la piazza antistante l'edificio religioso, era compito duro e lunghissimo: ci volevano quasi due anni di lavoro per ultimarla. Quasi certamente esistevano progetti pių o meno complessi sulla carta; preparati o schizzati da artisti o artigiani sconosciuti, venivano poi eseguiti manualmente durante la domenica (o durante i brevi periodi di festa) dai molti parrocchiani, che sacrificavano il giorno di risposo sia per la ricerca di pietre sulle spiagge, sulle scogliere, nei fiumi e nei torrenti, sia per la messa in opera della pavimentazione. Questi sagrati, talvolta splendide trine colorate che accompagnano il fedele al portale della chiesa, spesso modeste decorazioni prospicienti cappelle di piccoli borghi, non sono solo importantissime opere d'arte. Testimoniano la profonda devozione delle genti di Liguria, per le quali preghiera e lavoro furono spesso un tutt'uno. Sono tantissimi i sagrati a ciottoli di mare o di fiume esistenti nella nostra regione: ve ne sono a Nozarego, a Santa Margherita Ligure, ad Alassio, a Celle Ligure, in Val Polcevera, a Cogorno. Si trovano quasi in ogni borgo e paese, e ciascuno, ha lo speciale "compito" di benedire il fedele che lo sta attraversando.
Sono tantissimi i sagrati a ciottoli di mare o di fiume esistenti nella nostra regione, questi sono quelli della Diocesi di Chiavari (cliccare sulla foto per vederla ingrandita):