Nacque nel 960 a Reichersdorf (Ritenbach)
presso Niederaltaich nella diocesi di Passavia; era figlio di Ratmundo,
distinto vassallo del capitolo di S. Maurizio (Moritzstift) in Niederaltaich.
Qui, nella scuola capitolare, sotto la guida di Uodalgiso, fu istruito nelle
scienze umanistiche e teologiche. Per tre anni dimorò poi alla corte
arcivescovile di Salisburgo, dove fu introdotto nell'amministrazione
ecclesiastica. Dopo il ritorno da viaggi in paesi lontani, tra l'altro
visitò l'Italia, proseguí gli studi superiori nella scuola del duomo di
Passavia, dove insegnava.il famoso maestro Liutfrido; poi entrò nel capitolo
di Niederaltaich, di cui presto fu eletto preposito. Quando il duca Enrico
II di Baviera, detto il Litigioso (951-995), decise di trasformare il
capitolo in un monastero benedettino, Gottardo rimase come novizio e si fece
monaco nel 990 sotto l'abate Ercanberto, venuto dalla Svevia. Nel 993 fu
ordinato sacerdote, poi divenne priore e rcttore della scuola monastica e ne
promosse lo sviluppo interno ed esterno. Nel 996 fu eletto abate e orientò
il monastero di Niederaltaich verso l'ideale monastico di Cluny.
Il futuro imperatore Enrico II (1002-24) gli affidò il delicato ufficio di
abate e riformatore, prima nel monastero di Tegernsee (1001-1002) e poi in
quello di Hersfeld (1005). Con forza paziente riuscí a vincere la resistenza
dei monaci ostili alla riforma e, dopo il ritorno a Niederaltaich nel 1013,
diresse la costruzione del monastero e della chiesa e vi introdusse una
scuola di scrittura e pittura. Egli è infatti considerato il piú grande
architetto e pedagogo della Baviera nell'alto Medioevo. Dietro richiesta
dell'imperatore Enrico II fu nominato vescovo di Hildesheim il 30 novembre
1022 e consacrato dall'arcivescovo Aribo di Magonza il 2 dicembre.
Da vescovo incarnò l'ideale di padre del clero e del popolo e si acquistò il
rispetto dei suoi sacerdoti specialmente con le sue conferenze bibliche.
Durante i quindici anni del suo governo episcopale fece costruire e consacrò
piú di trenta chiese. Nonostante la sua età avanzata, difese virilmente i
diritti della sua diocesi contro usurpazioni di prelati e di principi.
Conclusa la settimana pasquale, morí dopo breve malattia il 5 maggio 1038.
La canonizzazione di Gottardo fu caldamente promossa dai suoi successori
Bertoldo (1119-30) e Bernardo (1130-53). Il secondo ne lesse (1131) a Liegi
la Vita dinanzi a Innocenzo II (1130-43), che promise di canonizzarlo
durante il successivo concilio. In compagnia di s. Norberto di Xanten,
arcivescovo e metropolita di Magonza, Bernardo andò al sinodo di Reims, dove
il papa, il 29 ottobre 1131, iscrisse Gottardo nell'albo dei santi. Il 4
maggio 1132 Bernardo procedette alla traslazione del corpo dalla chiesa
abbaziale al duomo dove il 5 maggio fu celebrata la prima festa liturgica
del santo. Le fonti ricordano che in questa circostanza si verificarono
cinque miracoli, per cui si determinò subito un afflusso considerevole di
pellegrini dai paesi limitrofi. A ciò e alla fervida propaganda dei
Cistercensi e dei Benedettini si deve la rapida diffusione della venerazione
tributata al santo vescovo nella Svezia, nella Finlandia, nei paesi slavi
del Sud e nella Svizzera.
L'intercessione di s. Gottardo fu implorata contro la febbre, la podagra,
l'idropisia, contro le malattie dei fanciulli, le doglie del parto e contro
la grandine. Sulle principali vie di traffico Gottardo divenne il patrono
preferito dei commercianti e ciò spiega perché nelle Alpi centrali siano
sorte dappertutto chiese e cappelle in suo onore. Una fama del tutto
speciale ottenne la càppella e l'ospizio di S. Gottardo sull'antico mons
Tremulus (o Evelinus o Ursare). Secondo un'antica tradizione ticinese la
chiesetta sul valico del S. Gottardo venne edificata da Galdino, arcivescovo
di Milano (1166-76). Il primo documento però lo troviamo soltanto in
Goffredo da Bussero, morto prima del 1300, che ascrive la consacrazione
della chiesetta nel 1230 a Enrico di Settala, arcivescovo di Milano
(1213-30), ma la prima testimonianza dell'esistenza dell'ospizio è del 1293.
Nel 1685 Federico II Visconti affidò la direzione dell'ospizio ai Cappuccini
di Milano, a cui succedettero, dopo la parentesi dolorosa della Rivoluzione
francese, nel 1804-41 i confratelli del Ticino. Non si conoscono immagini
contemporanee di Gottardo e le piú antiche provengono tutte dalla regione di
Hildeheim. Nel 1927 J. Ernst, vescovo di Hildesheim (1915-28), fondò
l'"Opera di S. Gottardo" per la formazione del clero diocesano.
Autore: Ottaviano
Schmucki
E' contitolare della Chiesa Parrocchiale di
S.Sabina in Trigoso
Per scaricare il Ciottolo n° 3 "Gottardo, Santo e
taumaturgo, venerazione e celebrazioni a Trigoso"
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(file PDF):
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