a
cura di Andrea Gianelli
Per una Parrocchia e una Confraternita come le
nostre, che sono intimamente legate all’immagine di Maria, assume
certamente un significato particolare il compiere un pellegrinaggio
a un
Santuario
mariano come quello dedicato alla Madonna di San Luca, sul Colle
della Guardia che delimita la città di Bologna.
Un pellegrinaggio, proposto diversi mesi fa
dal Parroco e dal Consiglio Pastorale (specie da Anna, a cui va
riconosciuto il merito di essere stata attiva come e più del solito
perché tutto andasse per il meglio), per farci riscoprire il senso
della comunità che, pur nella diversità delle persone che la
compongono, deve muoversi in unità e con spirito fraterno verso la
strada che Dio ci indica.
Un pellegrinaggio che ha avuto i suoi momenti
più significativi nella processione di tutti i presenti verso il
Santuario, accompagnati dall’immagine del Crocifisso
“piccolo” portato dai Confratelli di N. S. del Carmelo, e nella
successiva celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro parroco,
che ha voluto ricordarci l’importanza dell’affidarci come figli alla
protezione benigna di Maria.
Anche il rettore del Santuario, rivolgendoci
il proprio saluto termine della celebrazione, ha voluto evidenziare
che l’invito rivolto dall’icona della Madonna a chi la osserva è
quello di seguire la via indicata col suo sguardo, per giungere a
cogliere il mistero che si cela dietro ai suoi occhi.
E credo che un po’ tutta la giornata passata
insieme visitando le bellezze artistiche di Bologna, sia stata
vissuta proprio all’insegna dell’affidamento reciproco; pur essendo
tanti e di diversa età siamo riusciti a condividere nello stesso
modo e negli stessi luoghi, il tempo trascorso insieme. Ho visto
tanti volti sereni e sorridenti, segno inequivocabile del bene che
ciascuno ha provato nel sentirsi accolto dall’altro e nel
condividere con lui un cammino comune.
Mi pare che questo tipo di esperienza sia
necessario per far crescere la comunità parrocchiale nella quale
viviamo, perché permette di rafforzare le relazioni che già esistono
e soprattutto consente il sorgere di nuovi rapporti e di amicizie
tra chi pur appartenendo alla stessa Parrocchia magari non ha mai
avuto occasione di dialogare e di conoscersi.
Se è vero, come ha scritto don Tonino Bello,
che “è attraverso la comunità che si comunica col cielo”,
allora mi piace pensare che a Bologna per un po’abbiamo passeggiato
sopra le nuvole... ora siamo chiamati a proseguire questo cammino a
Sestri, consapevoli che dinanzi alle difficoltà che la quotidianità
presenta, il dolce sguardo di Maria ci accompagna sempre.