A Genova, nel 1749, Domenico Fieschi istituiva l’omonimo Conservatorio e lo dichiarava erede d’ogni sua proprietà, lasciandone amministratori i Fieschi. All’estinzione di questi subentrarono i Crosa di Vergagni. Nel patrimonio immobiliare vi era compreso il palazzo settecentesco –o meglio la trasformazione settecentesca di una più antica preesistenza- edificato ai piedi della salita del passo del Bracco (SS 1 Aurelia), a Trigoso, con annessi vasti possedimenti agrari che occupavano soprattutto le aree pianeggianti poste sulla sponda sinistra del torrente Petronio, e le colline. A Trigoso i Fieschi già nel secolo XIII avevano possedimenti. La villa ebbe un periodo di decadenza, per poi essere convertita prima in colonia estiva per bambini, poi a sede di una cooperativa artigianale; il complesso è stato nel tempo molto rimaneggiato; mantiene tutt’oggi il perimetro – ha una pianta allungata – come si trova ben delineato in un altro disegno del Vinzoni del 1749; interessante l'atrio con pilastri.