Villa Serlupi |
“…Un magnifico ponte di ferro…cavalca il Gromolo e immette direttamente nel maestoso viale, che, adorno di grandi numerose e prospere palme, conduce con lento giro, all’antica e storica villa… Un’ampia scalea marmorea, con due rampe laterali, a grazioso disegno, conduce al piazzale del magnifico edifizio della Villa…Palme, elci, aiuole graziose aggiungono una nota gentile e leggiadra al ridente prospetto del signorile Palazzo che si eleva vagamente a contemplare il mirabile panorama di Sestri Levante e gli incanti del Golfo Tigullio…” (Luigi Gravina, Sestri Levante e dintorni, Livorno 1931, pp. 24-25).
Gli Spinola comparvero a Sestri Levante fin dal XIII secolo – e precisamente nel territorio oggi Comune di Casarza Ligure - mentre la loro presenza nel locale Borgo risale ad un’epoca piuttosto recente. Durante il XVII secolo, i Marchesi Spinola avevano vaste proprietà nei pressi della Chiesa di Santo Stefano, ove era una vecchia cascina fornita di stalle, fienili e scuderie. Intorno al 1775 la vecchia cascina fu demolita e sostituita con un bel “casino di caccia” sito nella parte centrale, più bassa, della villa attuale.
Stampa di Villa Serlupi
- epoca 1907 - quando |
Nel 1825 il Cardinale Ugo Pietro Spinola fece costruire la Cappella. Ad iniziare dal 1907 il Marchese Don Alfonso Serlupi d'Ongran, figlio ed erede di Giulia Spinola, ingrandì la Villa (detta anche "Villa Teca"), realizzò la scalinata e il viale, costruendo il ponte di ferro sul Gromolo che fu utilizzato anche dalla popolazione fino agli anni '80, quando una forte piena lo distrusse: il nuovo ponte in cemento costruito dal Comune porta, a ricordo, il nome di "Ponte Serlupi". Questa famiglia fu proprietaria anche di Villa Rimassa.
Villa Giulia |
A confine della storica Villa e sempre sui terreni che furono anticamente degli Spinola, nel 1962 è stato realizzato dagli Eredi Serlupi un bell'edificio con ampio giardino, denominato "Villa Giulia" dal nome della prima proprietaria e della sua nonna M.sa Giulia Spinola Serlupi.
Altre informazioni su: www.serlupi.it