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Giovedì 26 ottobre 2006,
presso l’oratorio della Chiesa di S. Sabina di Trigoso, si è svolta
la presentazione del ventunesimo “Ciottolo” - “Apicio a Trigoso - il
mare” - del giornalista e scrittore di origine pugliese Giorgio
Cretì.
Hanno parlato del "ciottolo":
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Presentazione "ciottolo"
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I ringraziamenti e i saluti di Marco Bo hanno preceduto la
presentazione del Prof. Sergio Audano, docente di greco e latino
presso il Liceo “Da Vigo” di Rapallo, Presidente della Delegazione
di Chiavari dell’Associazione italiana di Cultura Classica e
Vice-coordinatore del Centro di Studi sulla Fortuna dell’Antico di
Sestri Levante. Il Prof. Audano ha spiegato che il cibo, nell’epoca
antica, non era concepito solamente come un alimento e una fonte di
piacere, ma il mangiare insieme era considerato un’occasione per
stare insieme, per condividere un momento di festa e di dialogo. La
parola greca “simposio” e quella latina “convivium” rappresentavano
per gli uomini il fondamentale bisogno di utilizzare la “cultura”
del cibo per costruire la propria collettività. I banchetti
aristocratici erano “grandiosi spettacoli” di raffinate pietanze, in
grado di destare i piaceri dell’olfatto e della vista. L’epoca
contemporanea, caratterizzata dai fast-food e dalla tendenza
a preparare in casa portate per poche persone da consumarsi in tempi
rapidi, diverge profondamente da quella degli antichi Greci e
Romani. Il relatore ha poi messo in evidenza che il volume di
Giorgio Cretì non è solamente un libro di ricette tipiche della
cucina di Trigoso, ma la ricerca di un legame tra il mondo antico e
quello contemporaneo, finalizzata a considerare il cibo una cultura
importante come nel passato. La presentazione del volume è terminata
con gli interventi del Dott. Sergio Stagnaro e dell’Arciprete Don
Enzo Frisino.
