I SARACENI
A TRIGOSO
di
Data
presentazione: lunedì 13 agosto 2007 ore 20.45 - Oratorio N.S. del Rosario - Sagrato S. Sabina - Trigoso
Presentazione
di Mario Dentone
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"i ciottoli"
24 |
Gli appassionati ed i cultori dell’argomento si domanderanno
forse annoiati, sulla necessità di un altro saggio sui
saraceni e le loro razzie sulle nostre coste. Già
nell’indicare il termine saraceni nel titolo mi sono trovato
ad affrontare un dubbio etimologico che non avrà di sicuro
fatto perdere il sonno ai molti che si sono cimentati
sull’argomento, ma che potrebbe porre qualche domanda e
qualche curiosità a chi non è si è mai addentrato a tale
argomento. Il perché di siffatta considerazione è stato
determinato dai tanti modi con cui sono stati elencati nelle
opere precedenti, nell’uso comune di dire della gente gli
incursori e saccheggiatori delle nostre riviere in quel
determinato periodo storico.
Vediamo innanzitutto di districarci da questa abbondanza di
termini che compaiono sia nella documentazione archivistica
del tempo che nella vasta letteratura sull’argomento.
Il termine già in uso verso il mille sopravanzò quello più
corretto di “Agareni” con il quale si identificavano gli
Arabi, in quanto questi si vantavano di discendere da Agar
la moglie di Abramo, mentre il termine “Saraceni”
comunemente accettato in seguito è parola di origine greca
di ignota radice ( per darne spiegazione si pensava più
corretto dire che gli arabi discendessero sia da Agar che da
Sara concubina di Abramo).Nell’uso, all’epoca preislamica
diventò anch’esso sinonimo di “Arabo”, finendo poi in tempi
più recenti “ per essere usato come un termine
dall’accezione onnicomprensiva, senza più indicare una
popolazione o razza precisa” come specifica in maniera
chiarissima lo storico inglese Norman Daniel nel suo lavoro,
(N.Daniel, Gli arabi e l’Europa nel Medio Evo, Il Mulino,
1981) portando ad esempio le molteplici volte che le fonti
cristiane parlano di gruppi di infedeli comprendenti
genericamente Arabi, Turchi e …. Saraceni.
Un’altra dizione molto comune riporta il termine barbaresco.
La parola deriva dall’arabo berber, greco barbaròs e latina
barbarus e identifica una stessa categoria di persone
“coloro che parlano male la lingua”. Di fatto i barbari,
inizialmente identificati come gente che era al di fuori
dello schema sociale introdotto, prima dall’impero romano e
poi da quello bizantino, risultarono nei secoli successivi e
con molto successo identificare in maniera estensiva tutti
gli abitanti della costa africana nord-occidentale.
Vengono anche adoperati in maniera minore i termini pirata e
corsaro. Il primo derivante dal latino pirata, greco
peiratés indica generalmente uomini di mare che conducono in
permanenza azioni di guerra da corsa atte a depredare e
devastare con la violenza coste e naviglio, il secondo,
corsaro, è sinonimo di pirata per i comportamenti nell’agire
ma con una differenza che oggi assume una vena marcatamente
irrisoria, dovuta al fatto che tutte le ruberie, gli
abbordaggi, i saccheggi, erano autorizzati dai regnanti
dell’epoca senza distinzione di credo religioso, per mezzo
una legale patente.
Riprendendo il filo di quanto accennato nelle prime righe mi
sono fatto coraggio pensando che, anche se tanto era già
stato scritto, se le fonti archivistiche erano state
setacciate in profondità, un’operazione di “collage” di
tutte le notizie disperse nelle pubblicazioni che
riguardassero il nostro territorio ed in particolare Trigoso
fosse meritoria di attenzione per i distratti e per quanti
si avvicinano all’argomento solo adesso, con l’impegno di
una ricerca su fonti, coronata da fortunati ritrovamenti,
che non fossero state esaminate, una rilettura dei documenti
che non fosse meramente descrittiva ma che tentasse di dare
un connotato, seppur di carattere locale, sociologico e
storico politico della situazione cogliendo anche gli stati
d’animo, le ansie e le paure di quei nostri lontani
antenati.
E’ nato così questo scritto, stimolato dal sempre vulcanico
presidente ed amico Marco Bo del Circolo ACLI di Trigoso,
sperando che sia un’ulteriore tassello per la conoscenza
della nostra piccola storia, a chi per disinteresse o per
scarsa voglia non se ne era mai occupato. Vengono qui
trattati gli avvenimenti storici che riguardarono il nostro
borgo e di riflesso le località ad esse vicine con intenti
sicuramente non accademici, ma spero con la scorrevolezza e
spigliatezza per chi vorrà avvicinarsi all’argomento
trattato.
Per quanto detto in precedenza sono debitore prima di tutto
delle ricerche effettuate nei primi anni del secolo scorso
dal cav. Arturo Ferretto, noto cultore di storia locale
dovuta alla passione ed alla sua lunga attività lavorativa
all’Archivio di Stato di Genova; rimando alla bibliografia
non certo esaustiva per chi volesse ampliare le sue
conoscenze sull’argomento che riguarda questo saggio
avvertendo però il lettore che senza nessun intento
polemico, è necessario precisare che buona parte degli
autori locali si sono limitati a riportare quanto scritto in
precedenza da altri senza verificare minimamente le fonti
archivistiche esistenti, riportando talvolta le inesattezze
nei riferimenti che coloro che frequentano gli archivi ogni
tanto commettono.
Un reiterato ringraziamento è rivolto a chi mi ha stimolato
a mettere in chiaro una numerosa serie di appunti
sull’argomento che da diversi anni giacevano nel cassetto e
che forse non sarebbero mai venuti alla luce, agli amici
che mi hanno incoraggiato dando consigli e segnalazioni, ai
funzionari degli archivi consultati a volte per avere
conferma di notizie già da tempo conosciute e sparse in
altre pubblicazioni, a volte anche per indicare fondi che
potessero con nuovi ritrovamenti integrare quanto era stato
copiosamente scritto sull’argomento.
Un ringraziamento particolare a mio figlio Cesare che mi ha
aiutato a sistemare in maniera come sempre corretta tutte le
immagini del testo.
Raffaele Ciccarelli
La stampa di questo libro è stata resa possibile
anche all’aiuto finanziario dei soggetti di seguito elencati. Ad essi va il nostro sentito ringraziamento: con il loro contributo permettono lo svolgimento di
questa operazione culturale:
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Nazionale, 95 – Sestri Levante
CAMPEGGIO PARCO VACANZE TRIGOSO
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